Il Metaromanzo in Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino
Mohamed Refaat Mohamed;
Abstract
Il 15 ottobre 1923 nasce Italo Calvino a Santiago de Las Vegas presso L’Avana, a Cuba. Ma di Cuba Calvino non ricorda niente. A San Remo Calvino vive dall’età di due anni, dove suo padre rimpatria con la moglie a dirigere la stazione sperimentale di floricoltura. Cresciuto in un ambiente borghese, anche se per certi versi antipici, “dai genitori, entrambi studiosi di botanica”, il giovane Italo si era indirizzato senza molta convenzione verso gli studi agrari, dapprima a Firenze, poi a Torino:
«Sono figlio di scienziati: mio padre era un agronomo, mia madre una botanica; entrambi professori universitari. Tra i miei familiari solo gli studi scientifici erano in onore. ... Mio padre visse una ventina d’anni in Messico, direttore di stazioni sperimentali agronomiche, e poi in Cuba; a Cuba condusse mia madre, conosciuta attraverso uno scambio di pubblicazioniscientifiche e sposata durante un fulmineo viaggio vicino all’Avana, Santiago di Las Vegas, nel 1923».
All’inizio, quattro sono le passioni che s’aprono nell’orizzonte del giovane sanremese: i fumetti, il teatro , il cinema e la musica.
Calvino tra i sedici e i diciassette anni nell’estate del ,40, scrive una commedia in tre atti. Intanto, tra maggio e luglio, nella rubrica «Il Cestino» curata da Giovannino Guareschi sul «Bertoldo», compaiono quattro vignette a firma Jago: Il solito distratto, La vignetta radiofonica, Vignetta pazza.Sono le prime pubblicazioni in assoluto di Calvino. A queste seguiranno, nell’estate del 1941, due recensioni cinematografiche, una siglata «i.c.» e una anonima, pubblicate dal «giornale di Genova».
Brezza di terra, I progenitori, La commedia della gente, sono alcuni titoli di opere teatrali elaborati da parte di Calvino durante il 1942, queste opere sono pubblicate su «Pattuglia».
Nel novembre del 1942 comunica l’inaspettata vincita a Firenze di un premio per La commedia della gente, che lo induce a proseguire, nonostante avesse «completamente smesso l’idea di scrivere per il teatro».
In quattro giorni compone Vento nel camino (Un atto radiofonico di Italo Calvino), che è uno dei due soli testi rimasti di quegli anni. L’altro è un dramma in tre atti dal titolo I fratelli di Capo Nero, scritto tra l’agosto e l’ottobre del 1943, dove si mette in scena uno dei maggiori miti sentimentali del giovane Calvino: la vicenda resistenziale.
L’8 settembre 1943, che segna l’inizio della guerra civile mettendo fine allo stato di sospensione vagamente irreale in cui gran parte della cittadinanza italiana aveva vissuto fino a quel punto le vicende belliche, ha posto il giovane Italo di fronte alla necessità di compiere una scelta, di prendere posizione, assumendosene la responsabilità. Per questo i mesi trascorsi in montagna da partigiano hanno rappresentato per lui, come per tanti giovani di quella generazione, una fase di importanza decisiva per la sua maturazione umana, intellettuale e letteraria:
«Quando ho cominciato a scrivere ero un uomo di poche letture, letterariamente ero un autodidatta la cui “didassi” doveva ancora cominciare. Tutta la mia formazione è avvenuta durante la guerra. Leggevo i libri delle case editrici italiane, quelli di “Solaria”».
«Sono figlio di scienziati: mio padre era un agronomo, mia madre una botanica; entrambi professori universitari. Tra i miei familiari solo gli studi scientifici erano in onore. ... Mio padre visse una ventina d’anni in Messico, direttore di stazioni sperimentali agronomiche, e poi in Cuba; a Cuba condusse mia madre, conosciuta attraverso uno scambio di pubblicazioniscientifiche e sposata durante un fulmineo viaggio vicino all’Avana, Santiago di Las Vegas, nel 1923».
All’inizio, quattro sono le passioni che s’aprono nell’orizzonte del giovane sanremese: i fumetti, il teatro , il cinema e la musica.
Calvino tra i sedici e i diciassette anni nell’estate del ,40, scrive una commedia in tre atti. Intanto, tra maggio e luglio, nella rubrica «Il Cestino» curata da Giovannino Guareschi sul «Bertoldo», compaiono quattro vignette a firma Jago: Il solito distratto, La vignetta radiofonica, Vignetta pazza.Sono le prime pubblicazioni in assoluto di Calvino. A queste seguiranno, nell’estate del 1941, due recensioni cinematografiche, una siglata «i.c.» e una anonima, pubblicate dal «giornale di Genova».
Brezza di terra, I progenitori, La commedia della gente, sono alcuni titoli di opere teatrali elaborati da parte di Calvino durante il 1942, queste opere sono pubblicate su «Pattuglia».
Nel novembre del 1942 comunica l’inaspettata vincita a Firenze di un premio per La commedia della gente, che lo induce a proseguire, nonostante avesse «completamente smesso l’idea di scrivere per il teatro».
In quattro giorni compone Vento nel camino (Un atto radiofonico di Italo Calvino), che è uno dei due soli testi rimasti di quegli anni. L’altro è un dramma in tre atti dal titolo I fratelli di Capo Nero, scritto tra l’agosto e l’ottobre del 1943, dove si mette in scena uno dei maggiori miti sentimentali del giovane Calvino: la vicenda resistenziale.
L’8 settembre 1943, che segna l’inizio della guerra civile mettendo fine allo stato di sospensione vagamente irreale in cui gran parte della cittadinanza italiana aveva vissuto fino a quel punto le vicende belliche, ha posto il giovane Italo di fronte alla necessità di compiere una scelta, di prendere posizione, assumendosene la responsabilità. Per questo i mesi trascorsi in montagna da partigiano hanno rappresentato per lui, come per tanti giovani di quella generazione, una fase di importanza decisiva per la sua maturazione umana, intellettuale e letteraria:
«Quando ho cominciato a scrivere ero un uomo di poche letture, letterariamente ero un autodidatta la cui “didassi” doveva ancora cominciare. Tutta la mia formazione è avvenuta durante la guerra. Leggevo i libri delle case editrici italiane, quelli di “Solaria”».
Other data
| Title | Il Metaromanzo in Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino | Other Titles | "الميتا سرد" في رواية " لو في ليلة شتاء مسافر" لـ "إيتالو كالفينو" | Authors | Mohamed Refaat Mohamed | Issue Date | 2015 |
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