Due Traduzioni in Arabo De “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati
Shaimaa Mohamed Elsayed;
Abstract
La presente tesi presenta il romanzo più famoso dello scrittore italiano Dino Buzzati, “Il deserto dei Tartari” pubblicato nel 1940 e s’incentra sulla descrizione e l’analisi delle tecniche di traduzione adottate in due versioni in arabo dello stesso romanzo. Le due traduzioni sono state eseguite da (Moussa Badawi 1969 e Moan Mostafa Al-Hassun 2002). Lo studio delle due traduzioni è stato eseguito alla luce dei risultati raggiunti dei recenti studi nel campo dei Translation Studies: Peter Newmark, James Holmes, Umberto Eco e Antoine Berman.
Parole chiave:
Studi sulla Traduzione – Il Deserto dei Tartari – Dino Buzzati – tecniche di traduzione – l’equivalenza – i personaggi – la struttura narrativa - i meccanismi compositivi – lo scorrere e l’effetto del tempo – la descrizione.
Riassunto:
La tesi è suddivisa in introduzione, due capitoli, conclusioni e bibliografia.
Questo studio nasce da alcune riflessioni che ho avuto a proposito della possibilità di tradurre un testo letterario da una lingua e da una cultura in un’altra lingua e un’altra cultura e dalla popolarità che ha avuto il romanzo sia in Italia sia all’estero, il che l’ha collocato tra i romanzi più importanti della narrativa del Novecento. Inoltre ho scoperto l'interesse particolare mostratogli dai traduttori in lingua araba. Infatti, il romanzo è stato tradotto per la prima volta in arabo nel 1969 da Moussa Badawi e ritradotto in Siria a distanza di più di quarant'anni nel 2002 da Moaan Moustafa Al-Hassun.
Nell’introduzione si accenna al metodo di studio adottato nella tesi e alle questioni che si vogliono svolgere riguardo all’argomento oggetto di studio.
Il primo Capitolo, intitolato "Il deserto dei Tartari" e le teorie della traduzione letteraria dal secondo dopoguerra
Il primo capitolo è di natura espositiva e teorica, poiché si espone il periodo di formazione di Dino Buzzati e le vicende della sua vita che hanno portato alla scrittura della sua opera più famosa, per poi passare al rintraccio delle condizioni in cui il romanzo e stato pubblicato nella sua versione finale e di come ciò sia stato legato al contesto storico di quegli anni.
Nel primo punto, “Il romanzo” è dedicato alla collocazione di Dino Buzzati in un contesto storico-culturale in modo da avere un quadro del momento in cui è stato concepito e scritto il romanzo. Inoltre si è passati all’analisi letteraria di alcuni elementi del romanzo e delle sue caratteristiche quali i temi e i motivi, i personaggi, il paesaggi, lo spazio e il tempo.
Nel secondo punto, “Recenti studi e polemiche sulla traduzione del testo letterario” si è esposta l’evoluzione della teoria della traduzione dal secondo dopoguerra fino ad arrivare alla disciplina oggi conosciuta come Translation Studies. Inoltre si è trattato del concetto di equivalenza di significato e quello dell’equivalenza di effetto, essenziali alla prassi della traduzione letteraria. Infine si è esposto il modello di critica della traduzione proposto da Antoine Berman come un possibile modello per eseguire l’analisi delle traduzioni.
Il secondo capitolo intitolato Due traduzioni in arabo de “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati studio delle tecniche di traduzione, è dedicato all'analisi vera e propria delle due traduzioni in arabo. Si è proceduti in ordine cronologico nell’analisi degli esempi riportati dal testo di partenza; la prima versione tradotta ad essere analizzata sarà quella portata a termine nel (1969) e dopo la versione del (2002).
L’analisi si è incentrata sull’individuazione e la descrizione delle tecniche adottate nella traduzione e gli effetti che tali scelte hanno avuto sul significato complessivo di alcuni elementi del romanzo come i personaggi, la descrizione, la struttura narrativa e i meccanismi compositivi e il senso dello scorrere del tempo che è uno tra i temi centrali del romanzo.
Nelle Conclusioni sono stati presentati gli esiti della ricerca.
Nella Bibliografia sono state riportate le fonti consultate e citate nel corso della ricerca
Parole chiave:
Studi sulla Traduzione – Il Deserto dei Tartari – Dino Buzzati – tecniche di traduzione – l’equivalenza – i personaggi – la struttura narrativa - i meccanismi compositivi – lo scorrere e l’effetto del tempo – la descrizione.
Riassunto:
La tesi è suddivisa in introduzione, due capitoli, conclusioni e bibliografia.
Questo studio nasce da alcune riflessioni che ho avuto a proposito della possibilità di tradurre un testo letterario da una lingua e da una cultura in un’altra lingua e un’altra cultura e dalla popolarità che ha avuto il romanzo sia in Italia sia all’estero, il che l’ha collocato tra i romanzi più importanti della narrativa del Novecento. Inoltre ho scoperto l'interesse particolare mostratogli dai traduttori in lingua araba. Infatti, il romanzo è stato tradotto per la prima volta in arabo nel 1969 da Moussa Badawi e ritradotto in Siria a distanza di più di quarant'anni nel 2002 da Moaan Moustafa Al-Hassun.
Nell’introduzione si accenna al metodo di studio adottato nella tesi e alle questioni che si vogliono svolgere riguardo all’argomento oggetto di studio.
Il primo Capitolo, intitolato "Il deserto dei Tartari" e le teorie della traduzione letteraria dal secondo dopoguerra
Il primo capitolo è di natura espositiva e teorica, poiché si espone il periodo di formazione di Dino Buzzati e le vicende della sua vita che hanno portato alla scrittura della sua opera più famosa, per poi passare al rintraccio delle condizioni in cui il romanzo e stato pubblicato nella sua versione finale e di come ciò sia stato legato al contesto storico di quegli anni.
Nel primo punto, “Il romanzo” è dedicato alla collocazione di Dino Buzzati in un contesto storico-culturale in modo da avere un quadro del momento in cui è stato concepito e scritto il romanzo. Inoltre si è passati all’analisi letteraria di alcuni elementi del romanzo e delle sue caratteristiche quali i temi e i motivi, i personaggi, il paesaggi, lo spazio e il tempo.
Nel secondo punto, “Recenti studi e polemiche sulla traduzione del testo letterario” si è esposta l’evoluzione della teoria della traduzione dal secondo dopoguerra fino ad arrivare alla disciplina oggi conosciuta come Translation Studies. Inoltre si è trattato del concetto di equivalenza di significato e quello dell’equivalenza di effetto, essenziali alla prassi della traduzione letteraria. Infine si è esposto il modello di critica della traduzione proposto da Antoine Berman come un possibile modello per eseguire l’analisi delle traduzioni.
Il secondo capitolo intitolato Due traduzioni in arabo de “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati studio delle tecniche di traduzione, è dedicato all'analisi vera e propria delle due traduzioni in arabo. Si è proceduti in ordine cronologico nell’analisi degli esempi riportati dal testo di partenza; la prima versione tradotta ad essere analizzata sarà quella portata a termine nel (1969) e dopo la versione del (2002).
L’analisi si è incentrata sull’individuazione e la descrizione delle tecniche adottate nella traduzione e gli effetti che tali scelte hanno avuto sul significato complessivo di alcuni elementi del romanzo come i personaggi, la descrizione, la struttura narrativa e i meccanismi compositivi e il senso dello scorrere del tempo che è uno tra i temi centrali del romanzo.
Nelle Conclusioni sono stati presentati gli esiti della ricerca.
Nella Bibliografia sono state riportate le fonti consultate e citate nel corso della ricerca
Other data
| Title | Due Traduzioni in Arabo De “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati | Other Titles | ترجمتا رواية "صحراء التتار" للكاتب الإيطالي دينو بوتزاتي إلى العربية دراسة في تقنيات الترجمة | Authors | Shaimaa Mohamed Elsayed | Issue Date | 2019 |
Attached Files
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